Milano Malpensa, tutto pronto. Il gruppo è arrivato e allora via, possiamo imbarcare i bagagli e partire per questa nuova avventura!!!Turchia, questa terra per me avvolta in un fascino fiabesco, una terra così vicina e al tempo stesso lontana; finalmente camminerò dove passò anche il grande Alessandro. Ma non corriamo, andiamo con ordine per scoprire questo luogo e questa viaggio. Arriviamo, dopo un cambio ad Istanbul, a Kaisery porta della Cappadocia, è notte fonda quando usciamo dall’aeroporto e ci accomodiamo sul bus che ci porterà al primo hotel, ad Hilara. Al risveglio, dopo una prima colazione turca iniziamo a muovere i primi passi lungo la valle di Hilara per scoprire antichissime chiese interamente scavate nella roccia, proprio come Petra in Giordania o, più vicino a casa nostra, Matera. La calma che si respira qui è fantastica, sembra di essere in un mondo lontanissimo dalla civiltà caotica a cui siamo abituati, il torrente ci accompagna in questo cammino fino a ritrovare il nostro autobus che ci condurrà a Goreme, capoluogo della Cappadocia.
Finalmente siamo in Cappadocia, in questo luogo affascinante e unico al mondo, i suoi colori, le sue guglie, le sue forme dolci e morbide realizzate in secoli e secoli di vento, pioggia e gelo hanno reso questo posto così attraente ed estremamente suggestivo, ad ogni ora del giorno, e della notte. La nostra prima escursione ci vede impegnati in un cammino in discesa lungo la valle dell’amore, abbiamo così modo di vedere da vicino i camini delle fate. In italia conosciamo i funghi e le piramidi, come quelle di Zone o di Rezzago beh, il concetto è simile solo che questi sono tantissimi e le loro dimensioni ha fatto si che, nel periodo delle grandi persecuzioni dei Cristiani, questi venissero abitati. Già, abitati!!! Possiamo infatti trovare numerosi resti di abitazioni, di luoghi di culto, di sepolture, chiese e molto altro.
Cappadocia non è solo geologia e cammino, ma è anche, o forse soprattutto Mongolfiera. Ebbene si, venire in questa zona e non salire sulla mongolfiera è fare metà del viaggio; così dopo una bella sveglia alle 5.00 ci dirigiamo nei campi attorno a Goreme, una quantità infinita di cestoni posati a terra con attorno degli enormi lenzuoloni di stoffa colorata ci hanno tenuto compagnia fino a quando siamo arrivati in un piazzale enorme; sembrano tanti cestini da pic-nic per giganti, si accendono i bruciatori e come per magia le lenzuola stese a terra si gonfiano e si alzano diventato magicamente dei palloni coloratissimi. La salita è un’emozione unica, non senti nulla e ti godi il paesaggio che dolcemente cambia, ad ogni secondo, ad ogni istante vedi un colore nuovo, un angolo differente e il cielo si riempie di centinaia di palloni mentre il sole sorge e scalda questa nuova giornata.
La Valle dei piccioni, la Valle rossa, la Valle dei preti e molte altre sono le valli nascoste fra queste conformazioni geologiche, le esploriamo a piedi scoprendo ad ogni curva colori unici che ci lasciano a bocca aperta, estasiati davanti alla magia che la natura qui è riuscita a realizzare. Cene tipiche a base di carne, pesce, verdure concludono egregiamente ogni nostra giornata.
Che dire, Cappadocia un’esperienza magica da fare e rifare assolutamente.